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Un atlante dedicato alle montagne più suggestive, dall'Olimpo all'Ararat: per costruire itinerari ideali e viaggi anche solo con la mente. Da sempre la montagna suscita sensazioni enormi e a volte contrastanti: stupore, meraviglia, potenza, paura o aspirazione, sacralità e vicinanza a Dio, rispetto o conquista, ignoto. Quasi mai indifferenza. Alcune montagne sono circonfuse di un'aura ancora più elevata di quanto la loro altezza geografica riveli. Sono montagne sacre o mitiche o mitizzate o idealizzate. Non vi è regione del mondo che ne sia priva, non vi è popolo che non ne abbia una. E ognuna ha la sua vicenda, la sua narrazione: dimora degli Dei come l'Olimpo, poteri arcani come il Monte Calamita, meta di pellegrinaggio come il Monte Kailas, ultimo rifugio come il Monte Ararat, rivelazione come il Monte Sinai. Sono monti "arcani" nel senso che Leopardi volle dare alla parola: «ciò che per la segretezza o il mistero in cui si avvolge è motivo di fascino o di attrazione». Scritto con il medesimo linguaggio leggero dell'Atlante inutile del mondo, il volume si avvale di tavole cartografiche ad hoc e acquerelli, e presenta un apparato d'appendice che diventa, anche in questo caso, approfondimento e guida per raggiungere le mete.